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ARGEGNO - Sul lago, dove un po' tutti hanno innato il dono della sintesi, le chiamano "I Capell". Il 1° gennaio - secondo una tradizione ultracentenaria - viuzze, cortili e portali di Argegno tornano ad animarsi all'ombra del Ponte Vecchio (simbolo del paese) per il "Presepe Vivente", manifestazione che mescola sacro a profano. Una tradizione antichissima quella dei "Capell" che affonda le proprio radici nella prima metà del '600 (dopo che fu debellata una terribile pestilenza) e al tempo stesso un modo originale per salutare il 2014, dopo i bagordi della notte più lunga e attesa dell'anno. Ben 17 le stazioni, da Sant'Anna al Calvario, passando per la Strage degli Innocenti, l'Ultima Cena e, nelle gelide e (si spera) placide acque del Telo, quasi d'incanto la Pesca Miracolosa. Più di 100 i figuranti coinvolti, i quali - doveroso rimarcarlo - restano immobili per tutta la durata della manifestazione. In fondo, dopo aver debellato (più di 400 anni fa) la peste, non può certo essere il freddo pungente - vista la stagione - a fermare organizzatori e figuranti. Ogni particolare viene curato dagli "Amici del Presepe" con attenzione e quel pizzico di fantasia |
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Una scena del presepe vivente sul fiume Telo |
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laghèe, con asinelli e pecorelle a rendere ancor più ad effetto le scenografie. Tutto secondo un copione ormai collaudato, ma che ogni anno regala nuove emozioni. Da segnalare l’accompagnamento del Corpo musicale e al termine della processione un provvidenziale vin brulè. Il Corteo è aperto dai Re Magi. L'appuntamento è per il 1° gennaio 2014 alle ore 14.30. La rappresentazione si snoderà dopo un primo momento di preghiera presso la chiesa parrocchiale.
di Marco Palumbo |
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