Qualcuno la considera (magari con un pizzicodi ragione) un’ingombrante presenzakitch, perfino un’immagine pagana sconveniente,vista la sua collocazione al difuori del cimitero.
A tal proposito, sinceroe gustoso è il commento che il canonicoVincenzo Barelli, prevosto di Laglio, fecedopo l’inaugurazione del monumento funebredove vennero riposte le spoglie diJoseph Frank, domenica 13 giugno 1852:“...si può dire che la forma piramidale inquella posizione fa meschino effetto peressere troppo di contro al monte che glista sopra quasi a picco giganteggiandopur esso in forma di piramidee sembra voglia indicarea chi dal lago prospetta idue monumentiquantomisera èl’operadell’uomo a petto di quella della natura. Conveniva scegliere un’altra forma”.
Ma per i lagliesi, la costruzione pseudo-egizia è sempre stata un fiore all’occhiello, un simbolo di riconoscimento del proprio paese e di riconoscenza verso quel medico tedesco, così generoso nei confronti delComune e della popolazione.